Quando si parla di traduzioni un fattore rilevante è il tipo di file su cui si lavora. In base al formato in cui viene fornito il testo, il processo di traduzione può diventare più o meno facile, più o meno veloce e più o meno economico. Con questo articolo Traduzioni Madrelingua vuole aiutarti a capire qual è il modo migliore per preparare il materiale da tradurre, agevolare il lavoro dell’agenzia ed evitare di incorrere in sovrapprezzi.

Formati editabili

Per formati editabili s’intendono tutti quei formati che permettono di modificare facilmente il file. Questi formati consentono una produttività molto maggiore rispetto ai testi non editabili, in quanto è possibile lavorare direttamente sul testo e di conseguenza comportano un investimento più economico.

  • File editabili di tipo testuale

Tra i diversi formati editabili, i migliori per quanto riguarda la traduzione sono quelli di tipo testuale: i file .doc e .docx di Microsoft Word e quelli analoghi come ad esempio .odt di OpenOffice e LibreOffice. Questo tipo di file infatti non solo si presta ad essere utilizzato dai principali CAT tool con cui lavorano le agenzie, ma permette anche di realizzare la traduzione sui software di videoscrittura più comuni.

Altrettanto facili da elaborare sono gli altri formati editabili di tipo testuale, come ad esempio .txt, .rtf, .csv, ecc. Il lavoro risulta facile anche se il materiale viene fornito all’interno del corpo di un’e-mail: in questo caso il project manager copierà il testo in un formato editabile e restituirà la traduzione in quel formato.

  • Fogli elettronici e Slide

Meno facili di Word ma assolutamente agevoli sono anche i fogli elettronici (Excel, Lotus e altri) e le slide (PowerPoint e simili). Anche questi file sono facili da modificare e, soprattutto per quanto riguarda i fogli excel, consentono di organizzare in modo pratico e veloce grandi quantità di testo.

Tuttavia, quando si lavora con i file di questo tipo, molte volte può essere necessario reimpaginare il testo tradotto per rispettare la struttura e la grafica del testo source.

Formati non editabili

I file non editabili sono quelli più complessi da tradurre perché, come dice il nome stesso, non possono essere modificati e dunque richiedono un lavoro di text entry e ricreazione grafica del documento.

Fax, documenti scannerizzati e immagini si dovrebbero evitare: oltre a non poter essere modificati, spesso sono poco definiti e non si leggono bene. Quindi prima di avviare la traduzione, il testo deve essere estrapolato in un file editabile e, una volta tradotto, deve essere sistemato e reimpaginato.

Lo stesso vale anche per i formati legati ad applicazioni specifiche, come ad esempio quelli dei software per il disegno tecnico (.dwf, .dwg…), per la grafica (.ai, .cdr, .indd…) e molti altri. File simili comportano una lavorazione più complessa e spesso richiedono l’utilizzo di software specifici, e pertanto lavorare con questo tipo di formati implica un investimento maggiore.

Formato .pdf

I file in formato .pdf sono ottimi ai fini della traduzione, in quanto consentono di estrarre rapidamente i testi. Spesso però è necessario ricreare il documento anche a livello grafico (DTP) e in quel caso i costi possono essere significativamente più elevati.

Inoltre esistono .pdf protetti da copia che impediscono l’esportazione del testo verso altri formati modificabili, rendendo molto più difficile la lavorazione del file.

 

Perciò quando devi far tradurre un file cerca di optare per un formato facilmente modificabile e, quando non è possibile, chiedi all’agenzia: i project manager sapranno indicarti il modo migliore per preparare il materiale.